La PSORIASI
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della cute di grande rilevanza sociale, interessa infatti circa 3 persone su 100. La malattia esordisce molto spesso in età giovanile e ha andamento cronico-recidivante. E’ noto che questa malattia ha un significativo impatto sulla qualità della vita, l’attività lavorativa e le relazioni sociali.
In passato veniva erroneamente ritenuta la “malattia dei sani”, mentre oggi è considerata una malattia immunomediata in cui ha un ruolo rilevante una predisposizione genetica (a conferma di ciò molti casi di psoriasi familiare).
Nel 10-20% dei pazienti colpisce ampie aree cutanee fino a forme generalizzate ed è possibile osservare in questi casi un interessamento a carico di diversi organi e apparati (psoriasi con interessamento articolare detta “artropatica”, malattia cardiovascolare, sindrome metabolica, malattie infiammatorie intestinali e malattie dell’occhio per fare alcuni esempi).
Per fortuna la maggior parte dei pazienti psoriasici invece è affetta da una psoriasi con un interessamento della superficie corporea inferiore al 5%. Ciò nonostante se la psoriasi colpisce aree visibili come mani, volto o genitali può essere notevolmente debilitante per il paziente ed avere un impatto molto negativo sulla qualità di vita.
Nella pratica nessuna forma di psoriasi va sottovalutata, anche perché la psoriasi non è ferma: può peggiorare o migliorare da un momento all’altro!
Scopri come curare e prevenire Ia Psoriasi:
E’ importante sottoporsi a controlli dermatologici e non arrendersi perché sempre nuove cure stanno emergendo. Non è vero che la causa della psoriasi sia sconosciuta, si preferisce ultimamente dire che è multifattoriale, che equivale a dire in termini non medici “molto complessa”. A livello molecolare esiste infatti nei pazienti affetti un complesso network di cellule immunitarie e tissutali in grado di produrre mediatori pro-infiammatori e pro-proliferativi.
Tra i vari aspetti patogenetici recentemente chiariti, numerose sono le evidenze che suggeriscono un importante coinvolgimento delle cellule T in grado di produrre IL-17. La migliore comprensione dei meccanismi immuno-patogenetici che sottendono al suo sviluppo ha portato, nelle ultime due decadi, allo sviluppo di terapie sempre più mirate ed efficaci.
Il dermatologo sulla base della visita e degli esami riesce a scegliere la terapia migliore per ogni singolo paziente. Infatti ogni terapia ha sempre anche degli effetti collaterali che è bene non sottovalutare e “un farmaco” non va bene per tutti. L’ultima frontiera è quella della “target therapy”, cioè la terapia ritagliata sul paziente come un sarto confeziona un abito su misura.
Le terapie:
Terapie topiche, fototerapia, terapie sistemiche (cioè farmaci assunti per via orale o in fiale), dieta specifica, psicoterapia, terapie non convenzionali.
Rivolgiti al Centro Dermatologico per una visita e capire quale terapia è quella “su misura” per te.